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giovedì 18 gennaio 2024

IL MODELLO SANT'AGATA (Intervista a Domenico Stranieri)

Da IL QUOTIDIANO DEL SUD del 18.01.2024


Il titolo di questo dialogo con Giuseppe Smorto (ex vice-direttore di Repubblica) è una provocazione concettuale. Sappiamo tutti, difatti, che molti paesi dell’entroterra calabrese (e non solo) stanno morendo ma il Sud non è una priorità (forse non lo è mai stato) per la politica nazionale (parliamo da sempre dei problemi della sanità, della mancanza di lavoro e della carenza di servizi e infrastrutture). Poche sono le analisi territoriali che tengono conto della straordinaria varietà dei sistemi locali, pochissime le soluzioni proposte. 

Malgrado tutto, però, c’è chi ancora prova a resistere e a indicare una via, a partire dalla tutela del paesaggio e della montagna (che potrebbe portare ad un turnover di lavoratori in aziende come Calabria Verde, con progetti ed interventi a difesa dell’ambiente e contro il rischio del dissesto idrogeologico). 

Le nuove tecnologie, inoltre, possono favorire strategie ad hoc (lo smart working, ad esempio, potrebbe svincolare alcuni lavoratori dai luoghi fisici). 

Noi abbiamo avviato una nuova narrazione dei luoghi, partendo dall’antropologia narrata dello scrittore Saverio Strati. A Sant’Agata, difatti, abbiamo raccontato il nostro mondo con la letteratura, la musica, il teatro e attraverso varie forme d’arte, come quella dei murales. 

Ma realizzare dei murales per seguire la moda, senza avere nulla da dire, senza studiare gli aspetti urbanistici di ogni singolo paese, è un errore. Ecco perché gli artisti di Sant’Agata del Bianco, con le loro opere, non creano soltanto bellezza, ma continuano a segnalare che persiste una presenza umana che si contrappone al vuoto di chi parte.

DOMENICO STRANIERI


Clicca sull'immagine in basso per leggere l'intervista 

 A CURA DI GIUSEPPE SMORTO